Carta revolving senza busta paga: come richiederla?

Nel corso degli anni sono state sviluppate tantissime formule di finanziamento: alcune di queste sono così particolare che la maggior parte delle persone non le collega neanche al tradizionale mondo del credito. La carte revolving ne sono la perfetta dimostrazione: anche se presentano alcune caratteristiche tipiche delle normali ricaricabili, stiamo parlando di una vera e propria forma di carta di credito, che permette al titolare di dilazionare i pagamenti degli acquisti fatti con la carta. Parliamo quindi di uno strumento che po’ fare certamente comodo: ma chi può richiederlo? Cerchiamo di capire se c’è la possibilità di ottenere un carta revolving senza busta paga e quali sono i requisiti necessari per ottenerla.

Cosa serve per richiedere una carta revolving: requisiti e documenti necessari

A differenza delle normali prepagate ricaricabili o usa e getta, la carta revolving può essere utilizzata anche oltre il saldo che vi è caricato. In pratica l’istituto che emette la carta, che può essere una banca o una finanziaria, concede una linea di credito al suo cliente: il titolare della carata può utilizzare il fido per fare prelevamenti o per pagare i suoi acquisti, ma ad ogni utilizzo la somma a sua disposizione si riduce. carta revolving senza busta pagaLa linea di credito va a ricrearsi tramite i rimborsi mensili (ovviamente maggiorati degli interessi) che il titolare della carta è tenuto ad effettuare entro le scadenze previste: il termine revolving (rotativa) fa riferimento proprio al fatto che il credito disponibile si ricostituisce nel tempo grazie ai rimborsi. Trattandosi di una formula di finanziamento, per quanto anomala, la carta revolving viene rilasciata solo a chi possiede dei requisiti che dimostrino la capacità di rimborso e l’affidabilità del richiedente: pr questo non bisogna pensare che sia sempre facile ottenere una carta revolving senza busta paga.

Per avere un’idea dei requisiti e de documenti necessari per richiedere una carta di credito rotativa possiamo dare un’occhiata a quello che viene riportato sul sito di Compass: tra i tanti prodotti erogati dalla società del gruppo Mediobanca, infatti, figura anche la Carta Easy. Per ottenerla è necessario avere un’età compresa tra i 18 ed i 72 anni e bisogna presentare una serie di documenti: oltre alla copia di un documento di identità e del codice fiscale bisogna presentare anche una bolletta dell’utenza domestica e la copia del giustificativo di reddito. L’ultimo punto dell’elenco potrebbe far pensare che non sia possibile ottenere una carta revolving senza busta paga, ma questo non è del tutto vero. Come abbiamo già spiegato spesso sulle pagine di questo sito, la busta paga è quel documento che il datore di lavoro trasmette al dipendente quando gli paga lo stipendio e su cui sono riportate, tra le altre cose, tutte le informazioni relative alla formazione della retribuzione. Parliamo quindi del documento di reddito per eccellenza, ma non è di certo l’unico!

Si può ottenere una carta revolving senza busta paga?

Le banche e le finanziarie, infatti, possono decidere di rilasciare una carta revolving senza busta paga a quei richiedenti che non sono lavoratori dipendenti, ma che possono presentare un altro documento di reddito. I pensionati, ad esempio, possono ottenere la carta se rispettano il limite anagrafico e presentano il loro cedolino della pensione; i lavoratori autonomi ed i professionisti come giustificativo di reddito possono presentare la loro dichiarazione dei redditi. L’istituto, dopo aver ricevuto la richiesta, si informerà sull’affidabilità del cliente controllando se risulta essere segnalato come cattivo pagatore e valuterà la sua capacità di rimborso. Solitamente le tempistiche di questi controlli sono molto ristrette, quindi chi rientra in queste categorie non dovrà aspettare molto prima di poter ricevere la carta di credito revolving senza busta paga e cominciare ad utilizzare la linea di credito che gli è stata messa a disposizione dall’emittente.

Come abbiamo visto, i soggetti che possono ottenere senza troppe difficoltà una carta di credito senza busta paga alla fine appartengono alle stesse categorie che possono accedere tranquillamente ai tradizionali prestiti personali senza busta paga. Ma tutti gli altri? Esistono moltissime categorie che sembrerebbero escluse: parliamo degli studenti, dei giovai che no  hanno ancora trovato un lavoro, dei disoccupati, delle casalinghe, dei lavoratori irregolari e così via. Alcuni istituti accettano di rilasciare formule di credito a queste categorie, a patto che vengano offerte delle adeguate garanzie alternative. Chi può contare su delle entrate economiche stabili e dimostrabili ha delle buone possibilità di ottenere la carta, anche se non ha un documento di reddito: pesiamo per esempio al canone di locazione e viene pagato dagli inquilini di un immobile ceduto in affitto. Ovviamente c’è sempre la possibilità di trovare una persona disposta a fare da garante: in questo modo la banca o la finanziaria che rilascia la carta ha la possibilità di rivalersi su un soggetto che presenta ampie garanzie a livello di solidità ed affidabilità anche nel caso in cui il titolare della linea di credito si dimostri insolvente. Ci sono anche degli istituti emittenti che concedono le loro carte revolving senza busta paga, a patto che il richiedente abbia un conto corrente e sia in grado di mantenere una determinata giacenza.

Funzionamento, vantaggi e svantaggi della carta revolving senza busta paga

Il meccanismo su cui si basa la carta revolving è abbastanza semplice. Come detto, il titolare della carta dispone di una linea di credito: ogni volta che effettua un acquisto o preleva del denaro con la carta, il fido a sua disposizione si riduce, ma può essere ricostituito tramite il versamento dei rimborsi e quindi può essere nuovamente utilizzato. Se i rimborsi vengono fatti regolarmente, la linea di credito diventa praticamente inesauribile, una riserva di denaro importante a cui attingere in caso di bisogno. Se la carta non viene utilizzata, la disponibilità rimane intatta. La possibilità di gestire con maggiore elasticità il fido è una delle caratteristiche che differenza la carta revolving da altre forme di finanziamento. Ovviamente per poter mantenere questi vantaggi è necessario rispettare gli adempimenti: al momento del rilascio della carta il cliente si accorda con l’istituto emittente sulle tempistiche e l’importo delle rate di rimborso. Solitamente i pagamenti sono mensili e le somme, calcolate in base all’utilizzo del fido o del saldo residuo, si aggirano tra i 50 ed i 100 euro.

Il vantaggio principale delle carte revolving è quello di poter rateizzare i pagamenti, ma vanno menzionati anche la possibilità di personalizzare il piano di rimborso, con impegni mensili che possono essere anche di piccola entità. In più, a differenza dei normali prestiti personali, la somma a disposizione viene ricostituita tramite i rimborsi, quindi non si esaurisce con una sola operazione. Ma per quanto pratica e comoda, questa formula di finanziamento non rientra di certo tra le più convenienti. È vero che gli interessi si pagano solo se si utilizza la linea di credito (se non si fa nessuna operazione e si lascia immutata la disponibilità sulla carta, gli interessi non scattano), ma è altrettanto vero che i tassi applicati sono più alti rispetto a quelli dei normali prestiti personali. Inoltre il titolare della carta deve sostenere ulteriori costi quali l’imposta di bollo, le spese di incasso rata e le commissioni di utilizzo.

Bisogna altresì pensare alle conseguenze dell’eventuale mancato pagamento delle rate di rimborso: a parte l’inevitabile blocco della carta, che non potrà essere più utilizzata almeno fino al saldo delle somme dovute, si dovranno pagare gli interessi dimora, abbastanza salati, e si rischia di essere segnalati come cattivi pagatori al sistema di informazione creditizia. Considerando quanto detto finora, gli esperti consigliano di non utilizzare la carta per i prelievi (per via delle commissioni elevate) e per pagare la spesa di tutti i giorni, perché gli interessi elevati annullerebbero il vantaggio della dilazione. Vantaggio che invece rimane se la carta viene impiegata per pagare gli acquisti di beni durevoli. Ad ogni modo, anche se non viene utilizzata spesso, la carta revolving senza busta paga può essere una preziosa fonte a cui attingere in caso di necessità.